Con il Decreto Assessoriale del 17 Agosto 2007 viene introdotto l’obbligo agli operatori del settore alimentare di partecipare ad un corso di formazione specifico per Alimentarista (HACCP).
Tale corso è obbligatorio dal gennaio 2008 pena illecito amministrativo perseguibile con l’applicazione di sanzioni. L’attestato di formazione professionale e/o aggiornamento per gli alimentaristi è rilasciato in sostituzione del libretto di idoneità sanitaria di cui l’art. 14 della L. 283/62.
La necessità nasce dalla risoluzione dell’O.M.S. n° 785/89 che ha evidenziato l’inefficacia degli accertamenti sanitari di routine ai fini di un’adeguata attività di prevenzione delle malattie di origine alimentare; per cui essi rappresentano un inutile spreco di risorse umane ed economiche, mentre un adeguato percorso di formazione e di aggiornamento continuo degli addetti, con l’utilizzo di giuste tecnologie di sicurezza, risulta sicuramente più utile allo scopo.
I soggetti obbligati a partecipare a questo corso sono tutti coloro i quali lavorano nel settore merceologico alimentare sotto forma di dipendenti o lavoratori autonomi.
I corsi si dividono in categorie di rischio (Alto, Medio, Basso) che variano a seconda del tipo di attività svolta la durata varia da 04 a 12 ore.
Alla fine del periodo formative è previsto, come da circolare, un test scritto di valutazione per verificare l’apprendimento dell’allievo alle nozioni impartite durante le lezioni.
Presso la nostra sede si svolgono Corsi per Operatori Alimentaristi (HACCP) periodicamente di tutte e tre le categorie.
Le patologie provocate dalla ingestione di alimenti contaminati durante le fasi della produzione, del trattamento, del confezionamento, del trasporto e della somministrazione costituiscono da
sempre un problema rilevante.
Qualsiasi alimento può risultare contaminato già all’origine oppure può contaminarsi durante le varie fasi della produzione fino al consumo.
Responsabili delle malattie dovute alla ingestione di cibo contaminato sono microrganismi (batteri, virus, parassiti), ma anche sostanze chimiche (detergenti, pesticidi, sostanze chimiche formatisi
in seguito a cotture improprie) o contaminanti particellari (schegge di metallo, legno, vetro), che nelle varie fasi di lavorazione possono contaminare gli alimenti. Al fine di prevenire tali
problematiche e tutelare la salute dei consumatori anche le imprese alimentari di medie-piccole dimensioni (compresi bar, ristoranti, centri di preparazione pasti, gastronomie) devono adottare
procedure di autocontrollo basate sui principi HACCP.
L’espressione inglese “Hazard Analysis Critical Control Point”, da cui deriva la sigla (HACCP), può essere adeguatamente tradotta in italiano come Analisi dei pericoli e dei punti
critici di controllo.
I sistemi di autocontrollo basati sui principi HACCP delegano la “gestione dei punti di controllo”, cioè di quei punti che devono essere controllati periodicamente, per evitare contaminazioni o
infezioni.
Esse comprendono :
- procedura per la selezione delle materie prime , dei fornitori e dei servizi
- procedura di pulizia e disinfezione
- procedura di disinfestazione e derattizzazione
- procedura di formazione del personale
- smaltimento rifiuti solidi e reflui
- manutenzione impianti e attrezzature
- igiene e abbigliamento personale
- rintracciabilità e ritiro dal mercato di prodotti pericolosi ( REG CE 178)
- qualità acqua
- conservazione alimenti (mantenimento catena fredda)
- manipolazione sicura degli alimenti (incluso il confezionamento e il trasporto);
Esse costituiscono il requisito per la successiva attuazione di piani di autocontrollo.
Per le atre attività, sarà invece necessario e obbligatorio applicare i principi della metodologia HACCP:
E’ necessario di predisporre , e tenere aggiornata una documentazione basata sui principi dell’HACCP.
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